Il Barolo Ginestra Casa Matè di Elio Grasso ebbe i natali a Monforte d'Alba, nel 1978; le piante hanno oggi circa 40 anni di età. Siamo tra i 300 e i 350 metri di altitudine, con piena esposizione sud, su terreni di medio impasto calcareo tendente all'argilloso. La vendemmia, rigorosamente manuale, avviene nella seconda decade di ottobre. La vinificazione del Barolo Ginestra Casa Matè prevede la fermentazione alcolica in serbatoi d’acciaio inox a temperatura controllata, con rimontaggi giornalieri (bagnataura del cappello con la parte liquida della massa estratta dal fondo della vasca). Effettuata la fermentazione malolattica, il vino si affina in botti di rovere di Slavonia da 25 ettolitri. Dopo l’imbottigliamento, normalmente in agosto, il vino riposa in cantina per 8-10 mesi prima di essere commercializzato.

BAROLO GINESTRA CASA MATÈ ELIO GRASSO: LA DEGUSTAZIONE

Il Barolo Ginestra Casa Matè di Elio Grasso si presenta nel bicchiere di colore granato intenso, come classico nel monfortese. Al naso è fiorito nei toni della rosa e della viola appassite, fresco nei richiami alla menta e alla liquirizia, caldo nelle note di ciliegia sotto spirito, confettura di lampone e nei cenni alle spezie scure e al cacao. In bocca è energico, con grinta acida e tannino mordente. Da attendere ancora e sposare a una tagliata di fegato alla griglia su crema di taleggio.