Il Barolo Chinato di Ceretto rappresenta ormai dagli anni Ottanta uno dei protagonisti del suo genere. Il Barolo chinato, prodotto a partire da fine Ottocento su iniziativa principalmente del dottor Cappellano di Serralunga e del dottor Zabaldano di Monforte, è vino Barolo al quale sono stati aggiunti zucchero, alcol etilico e diverse spezie: corteccia di china, radici di genziana e rabarbaro, semi di cardamomo, e altre, secondo le diverse ricette. La China Calissaja è una pianta legnosa, spontanea nell’ America meridionale e centrale e coltivata nel Borneo, Giava e Camerun; se ne usa la corteccia di colore rosso bruno (china rossa). Le fasi di lavorazione del vino Barolo chinato si articolano, dopo l’aromatizzazione, nella miscelazione (rimescolamento per dodici ore) e nelle decantazioni, cui poi segue l'affinamento. La formula di Ceretto prevede l’utilizzo di un Barolo D.O.C.G. al quale vengono aggiunte una dozzina di erbe rigorosamente selezionate, e la China, messe in infusione separatamente in alcool.

BAROLO CHINATO CERETTO: LA DEGUSTAZIONE

Il Barolo Chinato di Ceretto si presenta rosso granato denso e dalle sfumature ambra; al naso è scuro di balsami ed etereo, ricco di richiami vegetali alle erbe mediche e al sottobosco, arricchito da una speziatura esotica dolce-acida. In bocca è vellutato e sostenuto dall'aromaticità e dal lieve ritorno amaricante delle erbe. La compagnia ai cioccolatini di scuola piemontese è certamente felice.