L'Etna Rosso Contrada Santo Spirito Particella 466 è uno dei tre vini che Palmento Costanzo vinifica a partire dal vocatissimo cru Santo Spirito, secondo uno studio di microzonazione parcellare. Siamo sul versante Nord del vulcano: i terreni sono composti da sabbie vulcaniche nere e brune con sassi e rocce e effusive, e con la particella 466 tocchiamo addirittura i 780 metri di altitudine. Le vigne, allevate da sempre col tradizionale alberello sostenuto da pali di castagno, sorgono su terrazze sorrette da secolari muretti a secco e raggiungono i 100 anni di età. Le uve, Nerello Mascalese al 90% e Nerello Cappuccio al 10%, sono raccolte a fine ottobre, con attenta selezione sulla pianta. La fermentazione è condotta in tini troncoconici di rovere con lieviti indigeni selezionati; dopo la malolattica, il vino affina 24 mesi in botti ovali di rovere francese (Ovum) e 12 mesi in bottiglia.

ETNA ROSSO SANTO SPIRITO PARTICELLA 466 PALMENTO COSTANZO: LA DEGUSTAZIONE

L'Etna Rosso Contrada Santo Spirito Particella 466 di Palmento Costanzo entra nel bicchiere con colore rubino dai bagliori granato. Al naso è rinfrancante: profuma di confettura di ciliegia e mora, di rosa e viola essiccate, di sottobosco, pepe nero e chiodi di garofano, il tutto in abbraccio minerale e mentolato. Il sorso è verticale, dal tannino evidente ma integrato, grande mineralità e allungo balsamico. Da assaggiare solo, poi sposare tanto con piatti della tradizione casalinga, come i fagioli con le cotiche, quanto con preparazioni fusion, come ad esempio yakitori di wagyu e funghi porcini.