La Falanghina Anima Lavica di La Guardiense è il cru di Falanghina proveniente dalla selezione dei vigneti cooperativi dai suoli a matrice più prettamente vulcanica. Fondata nel 1960 da 33 soci lungimiranti e coraggiosi, oggi La Guardiense ne conta circa mille: tutti agricoltori che coltivano direttamente più di 1.500 ettari di vigneto di collina (intorno ai 350 metri sul livello del mare), con una produzione annua media di 200.000 quintali di uve. Grande attenzione alla sostenibilità ambientale è l'imperativo da sempre, e lo si pratica con la lotta integrata in vigna e con l'uso di energia rinnovabile proveniente dal proprio imponente impianto fotovoltaico. (A proposito di impianti, la cooperativa possiede uno degli impianti di spumantizzazione più grandi del Mezzogiorno.) La conduzione enologica è affidata al tandem Marco Giulioli, enologo interno, e Riccardo Cotarella, consulente esterno. La Falanghina Anima Lavica fa parte della linea Janare: "nel Sannio le janare sono le streghe, mitiche figure della civiltà e della cultura contadina che alludono al carattere forte e indomito delle donne di questa terra". Le uve sono criomacerate in riduzione, pressate delicatamente e vinificate in acciaio a temperatura controllata; il breve affinamento si svolge ugualmente in acciaio.

FALANGHINA ANIMA LAVICA LA GUARDIENSE: LA DEGUSTAZIONE

La Falanghina Anima Lavica de La Guardiense si presenta color paglierino dai riflessi verdolini. Al naso, in una coltre densa di fumo minerale, si fanno spazio sentori di lime, fiori ed erbe di campo, cenni di ginestra e pesca bianca. Il sorso ha freschezza agrumata, sale, e una certa struttura. Perfetto con le linguine cozze e limone.