Il Nebbiolo Bricco Magno di Villadoria è un vino dalla lunga storia: in etichetta ritrae un quadro originale del 1899, ritrovato nella cascina Cappallotto, raffigurante il vigneto che si innalza davanti alla cantina Villadoria. “Grande Collina” è il significato di questo nome, che ben si identifica con il vino nato molti anni fa per idea di Pietro e Daniele Lanzavecchia e oggi vessillo del marchio di famiglia. Le uve provengono da vigneti accuratamente selezionati nelle Langhe e nel Roero, territori molto diversifi, da suoli che vanno dalla marna calcarea dell’Albese, alle terre sabbiose del Roero. L’uva, vendemmiata a mano, è diraspata e pigiata con grande delicatezza; la fermentazione alcolica avviene in vasche di acciaio termocontrollate, con macerazione che varia da 10 a 15 giorni. Dopo la malolattica, il vino affina prima in legni piccoli, poi in botti di varie dimensioni, fino al raggiungimento dell'equilibrio.

NEBBIOLO BRICCO MAGNO VILLADORIA: LA DEGUSTAZIONE

Il Nebbiolo Bricco Magno di Villadoria è rosso rubino dagli importanti riflessi granato. Al naso propone in apertura fiori, balsami e spezie: rosa e viola appassite, radice di liquirizia, noce moscata e fava di cacao, poi esce il frutto, la fragolina di bosco in particolare. La bocca è fresca e pulita, dal tannino armonizzato con la componente alcolica e il finale lievemente boisé. Perfetto col tajarin al ragù di langa (a base di funghi, fegatini e salsiccia).