SP68 Bianco di Arianna Occhipinti è un vino che non ha tardato a farsi conoscere e apprezzare. Prende il nome dall'antica strada che già tremila anni fa collegava Gela a Kamarina, percorsa fin da quel tempo dai contadini con le anfore e le botti che dalle campagne sotto gli Iblei andavano a vendere il frutto della loro fatica. L'uvaggio molto particolare è composto da Moscato d'Alessandria al 60% e da Albanello (un antico vitigno siracusano) al 40%. Le uve provengono da vigneti di circa 20 anni a quasi 300 metri d'altitudine su terreni di media consistenza derivanti da sabbie di natura calcarea; le piante non subiscono alcun trattamento chimico e sono sane e pronte per essere vendemmiate a fine settembre. La fermentazione avviene rigorosamente con lieviti indigeni in tini di cemento e la macerazione con le bucce si protrae per più o meno 15 giorni; il vino affina poi in negli stessi contenitori di cemento almeno 6 mesi, e per un altro mese in bottiglia, senza mai subire alcuna filtrazione.

SP68 BIANCO ARIANNA OCCHIPINTI: LA DEGUSTAZIONE

SP68 Bianco di Arianna Occhipinti si presenta giallo paglierino intenso. Al naso il Moscato la fa da padrone con un'interessante declinazione isolana: uva fresca, olive in salamoia, macchia mediterranea, ginestra, scorza di cedro fresca. In bocca è salato e fresco, dalla buona struttura e lunghezza balsamico-agrumata. Vino decisamente interessante, è buonissimo a merenda con salvia e acciughe fritte, come a cena, ad esempio con un profumato cartoccio di rana pescatrice e verdure.