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Vini Emilia Romagna

In questa sezione troverai la nostra selezione di vini dell’Emilia Romagna. L’Emilia Romagna offre vini dal carattere fresco, colorato e originale, adatti alla gustosa cucina regionale. Ogni giorno potrai acquistare a prezzi scontati la nostra selezione di vini emiliani e romagnoli.

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LA STORIA DEL VINO IN EMILIA ROMAGNA

Anche se è accomunata dal grande amore per la buona tavola, la bella vita e l’operosità del lavoro, dal punto di vista vitivinicolo e culinario possiamo dividere la regione in due parti: Vini dell’Emilia e Vini della Romagna.

La storia del vino in Emilia è legata a doppio filo alla dominazione dei Romani, che rifornivano Roma e i propri legionari del nettare di Bacco prodotto in queste zone. Nel periodo più recente, a partire dagli anni ‘70, la grande capacità di lettura del mercato, l’innovazione tecnologica nella filiera produttiva, ha permesso all’Emilia di imporsi come attore di rilievo nel contesto internazionale. Questo obiettivo è stato raggiunto grazie all’utilizzo di vitigni autoctoni, il Lambrusco su tutti, che nelle sue varie declinazioni è perfetto per accompagnare la saporita, e grassa cucina emiliana.

Anche in Romagna la dominazione romana ha avuto il ruolo fondamentale di diffusione del vino, ne è testimone la via Emilia che anticamente portava da Ariminum (l’odierna Rimini) a Placentia (l’odierna Piacenza, in Emilia). Tuttavia, anche nelle ridenti province romagnole, sono gli anni ‘60 e ‘70 a segnare i più grandi passi avanti nella diffusione della viticoltura. Grazie ad investimenti mirati in agricoltura e sui servizi in genere, alla ricerca agronomica, alla collaborazione di produttori (sfociata nel 1962 nella nascita del Consorzio Vini di Romagna) e all’innovazione tecnologica, la crescita del mercato vitivinicolo romagnolo è stata tra le più potenti nell’intera penisola italiana.

QUALI SONO VITIGNI E VINI EMILIANI PIÙ FAMOSI?

I vitigni variano in modo significativo da una provincia all’altra, ma possiamo già confermare la prevalenza di uve nere, pari al 70% circa della produzione.

Ecco l’elenco dei vitigni  e vini emiliani più famosi e diffusi nella regione:

Vitigni Emilia a bacca nera:

  • Lambrusco (nelle varietà di Salamino, Grasparossa, Sorbara, Marani, Maestri)

  • Ancellotta

  • Barbera

  • Croatina 

  • Sangiovese

  • Fortana

  • Malbo gentile

  • Marzemino

  • Cabernet sauvignon

  • Merlot

  • Pinot nero

Vitigni Emilia a bacca bianca:

  • Trebbiano romagnolo

  • Trebbiano modenese

  • Pignoletto

  • Malvasia di Candia aromatica

  •  Albana

  • Ortrugo

  • Sauvignon

I VINI DELL’EMILIA E LE DENOMINAZIONI PIÙ FAMOSE 

Possiamo dividere l’Emilia del vino in 5 macro-aree

  1. Provincia di Piacenza

  2. Provincia di Parma

  3. Province di Reggio Emilia e Modena

  4. Provincia di Ferrara

  5. Provincia di Bologna

1. I colli piacentini rappresentano un’area di confine dove l’influenza piemontese, lombarda e ligure giocano un ruolo importante sul fronte enogastronomico. Tra i vini emiliani più importanti abbiamo il Gutturnio DOC, ottenuto da Barbera e Croatina (chiamata localmente Bonarda), vinificate in varie tipologie, da fermo a frizzante. Un vino perfetto per uno stracotto di manzo.

L’Ortrugo e la Malvasia di Candia sono vini emiliani bianchi altrettanto diffusi e consumati in versione ferma e frizzante. Tra i più originali abbiamo certamente i vini dolci e passiti, come il Vin Santo di Vigoleno, nel quale troviamo alcuni vitigni autoctoni tra cui Trebbiano romagnolo e Ortrugo. 

2. Nella denominazione dei Colli di Parma DOC la produzione si concentra su Barbera, Croatina, sui Lambruschi e sulla Malvasia di Candia. Oltre a questi, hanno dato buoni risultati vitigni internazionali come Sauvignon, Chardonnay, Pinot bianco e nero, Cabernet sauvignon e Merlot.  

3. A Reggio Emilia e Modena entriamo nel vivo della produzione dei Lambruschi. Le versioni di Salamino a Reggio e di Sorbara e Grasparossa di Castelvetro a Modena regalano diverse espressioni, evolute negli ultimi anni anche in versioni rifermentate in bottiglia. Perfette con la cucina locale, grassa e gustosa.

4. I terreni sabbiosi del Ferrarese offrono in particolare due vini emiliani: il Bosco Eliceo Bianco DOC, tradizionalmente a base di Trebbiano e Malvasia,  e il Bosco Eliceo Fortana DOC, a base dell’omonimo vitigno, vino frizzante da abbinare perfettamente ad un’anguilla grigliata. La particolarità dei vitigni presenti in quest’area è dovuta appunto dalle sabbie che hanno permesso alle piante di non essere attaccate dalla fillossera, per questo non è raro trovare piante che crescono ancora su piede franco.

5. I Colli Bolognesi sono probabilmente influenzati dalla vicina Romagna, vista la diffusione del Sangiovese. Degni di nota sono anche i vini  dell’Emilia Romagna rossi prodotti nella zona dei calanchi calcarei (i cosiddetti Gessi Bolognesi) nell’entroterra bolognese. Tuttavia, il vino dell’Emilia più originale della zona rimane il Colli Bolognesi Pignoletto Classico DOCG, un vino bianco di buona struttura, adatto a ricchi piatti di mare. Da provare è anche il Pignoletto Frizzante DOC, fresco e fragrante e perfetto per un aperitivo disimpegnato.

QUALI SONO VITIGNI E VINI ROMAGNOLI PIÙ FAMOSI?

A differenza della vicinissima Emilia, la Romagna del vino produce in gran parte vitigni bianchi, tra autoctoni e internazionali. Ecco l’elenco dei vitigni e vini romagnoli più famosi e diffusi nella regione:

Vitigni Romagna a bacca bianca:

  • Trebbiano romagnolo

  • Albana

  • Bombino bianco

  • Pignoletto

  • Chardonnay

  • Pinot biano

  • Sauvignon

Vitigni Romagna a bacca nera:

  • Sangiovese

  • Uva longanesi

  • Terrano

  • Centesimino

  • Fortana

  • Merlot

  • Cabernet sauvignon

I VINI DELLA ROMAGNA E LE DENOMINAZIONI PIÙ FAMOSE 

Possiamo dividere il vigneto romagnolo in due macro aree:

  1. La zona pianeggiante

  2. La zona collinare

1. L’ampia pianura romagnola a cavallo tra le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini è il risultato del lavoro millenario del fiume Po, che ha arricchito i terreni di argilla e limo. Su questi il Trebbiano romagnolo trova l’habitat perfetto per la produzione di vini romagnoli freschi e immediati. Per i rossi, abbiamo il Burson, prodotto dall’Uva longanesi, allevata prettamente intorno a Ravenna, che riesce a dare vini di un’ottima struttura, con un tenore alcolico non eccessivo.


2. Più a sud, le province romagnole si sviluppano nel versante collinare a cavallo tra Toscana e Marche. In queste aree la denominazione prevalente è Romagna, con la quale vengono imbottigliati vini come la Cagnina (dolce e vinoso, a base Terrano), il Pagadebit (a base di Bombino bianco, chiamato così perché vista la sua costante e abbondante produzione permetteva di pagare i debiti), Sangiovese, Trebbiano e Albana.

L’area collinare offre sicuramente un ventaglio di proposte più ampio rispetto all’area di pianura, a partire dall’elegante Romagna Albana Passito, da provare con un pezzetto di formaggio di fossa di Sogliano. Anche il Sangiovese, allevato in zone differenti offre diversissime espressioni, dalle più colorate e strutturate, alle più delicate e scariche, che meriterebbero un approfondimento a parte.