Il Barolo Brunate di Giuseppe Rinaldi nasce da una delle 4 vigne storiche (Cannubi San Lorenzo, Le Coste, Ravera e Brunate) che Carlotta e Marta, sesta generazione della famiglia che fa vino, hanno ereditato da babbo e nonno. Le piante di Nebbiolo, quasi esclusivamente biotipo Lampia, con moderata presenza di Michet, di età media di 35-40 anni, sono allevate a guyot singolo modificato ad archetto per ottimizzare lo spazio (il Nebbiolo produce molto poco sui primi tralci del capo a frutto, quindi la sua lunghezza va necessariamente ampliata, ecco perchè la necessità della curvatura). L'azienda lavora da anni secondo un approccio che va un poco oltre il biologico, con la riduzione graduale e costante della quantità di rame impiegata nei trattamenti. Le uve, raccolte quando all'assaggio sono pronte, aldilà dei parametri tecnologici, sono vinificate in tini di rovere; il vino matura poi 36 mesi in botti grandi di Slavonia.

BAROLO BRUNATE GIUSEPPE RINALDI: LA DEGUSTAZIONE

Il Barolo Brunate di Giuseppe Rinaldi ha colore granato classico. Il profilo olfattivo è eleganza e purezza: sottobosco, fiori e foglie secchi, noce moscata, caramella di iris e viola, lampone e fragola. In bocca è gustoso, dal tannino vellutato, saporoso e lunghissimo. Da assaggiare, con calma, solo, poi accompagnare ad esempio con il classico ricco filetto alla Stroganoff.