Barone Ricasoli

  • Nome cantina: Barone Ricasoli 
  • Anno di fondazione: 1141 
  • Bottiglie prodotte: 2.500.000
  • Regione: Toscana
  • Indirizzo: Castello di Brolio, Madonna a Brolio, 53013 Gaiole In Chianti (SI)

Barone Ricasoli: la storia

Pochi nomi sono sinonimo di una lunga storia e di un'importante tradizione enologica quanto quello di Barone Ricasoli. L'origine di questa rinomata cantina è da ricercarsi nel lontano Medioevo. La sede da cui tutt'oggi vengono condotte le operazioni nel cuore del Chianti Classico è il Castello di Brolio, che appartiene alla famiglia Ricasoli fin dal 1141.

Nonostante per secoli le varie generazioni di questa casata nobiliare si siano dedicate alla viticoltura, è con la nascita di Bettino, già politico e poi imprenditore vitivinicolo, che si produce la vera e propria svolta. A lui si deve l'invenzione della formula moderna del Chianti Classico nel 1872. All'epoca il Chianti Classico prevedeva in larga parte l'utilizzo di Sangiovese, che doveva corrispondere almeno al 70% dell'uvaggio, mentre il restante 30% poteva provenire da Canaiolo e Malvasia bianca, due vitigni tipici della zona.

Da allora la cantina Barone Ricasoli ha saputo attraversare i tanti cambiamenti della società rimanendo fedele alla tradizione e al suo importante ruolo nel cuore del Chianti Classico. Oggi l'azienda vanta un'estensione di 1200 ettari, di cui 240 sono vitati. Il proprietario attuale della cantina Barone Ricasoli è Francesco, erede della stirpe nobiliare a capo dell'azienda di famiglia da quasi 30 anni. Nell'ottica di interpretare le priorità contemporanee, la filosofia produttiva si basa sull'impatto sociale e ambientale dell'attività, con un occhio di riguardo alla valorizzazione del territorio e delle varietà locali.

I vini della Cantina Barone Ricasoli: 

I vini della cantina Barone Ricasoli rappresentano il carattere più autentico della denominazione del Chianti Classico. Si tratta di rossi importanti, capaci di raccontare in modo fedele le peculiarità del terroir di Gaiole in Chianti.

Nel corso degli ultimi anni l'azienda ha deciso di sperimentare in maniera graduale con crescente successo la coltivazione di uve non autoctone, destinate a ottenere però grandi risultati qualitativi. Tra queste spicca ad esempio lo Chardonnay, che dà vita all'unico vino bianco prodotto dalla cantina Barone Ricasoli.

Allo stesso modo l'azienda ha deciso di cimentarsi con una propria interpretazione dello stile Super Tuscan attraverso etichette come La Volpe e l'Uva e L'Astuto, due Bolgheri DOC intensi e strutturati.

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