Il Prosecco Cartizze Dry di Col Vetoraz proviene dall'omonima collina, la più prestigiosa della denominazione, nella sua parte più alta, circa 400 metri sul mare. con vigne allevate secondo il sistema della Cappuccina modificata “Metodo Valdobbiadene”, una forma di allevamento locale derivante dal Guyot. Poiché oggi la parola Prosecco è abusata, con il rischio reale di banalizzare e cancellare la secolare storia e vocazione delle colline di Valdobbiadene e Conegliano, Col Vetoraz, dalla vendemmia 2017, ha deciso di togliere questa parola da tutte le etichette e da tutta la comunicazione, utilizzando solo la denominazione "Valdobbiadene docg"(e la menzione Cartizze per il celebre cru), essendo questa l'unica e vera identità territoriale. La Glera in purezza è raccolta tra il 15 e il 30 settembre, pressata con delicatezza e vinificata a temperatura controllata; la successiva presa di spuma è fatta in Charmat lungo di 30-40 giorni, poi il vino riposa in bottiglia alcuni mesi prima dell'ingresso in commercio. Il residuo zuccherino è di 24g/L.

PROSECCO CARTIZZE COL VETORAZ: LA DEGUSTAZIONE

Il Prosecco Valdobbiadene Superiore di Cartizze di Col Vetoraz è paglierino splendente, dai bagliori verdolini e il perlage fine. Al naso si articola in note floreali di gelsomino, rosa e tiglio, crema al lime, pesca tabacchiera, pera williams, tocchi di salvia e maggiorana, echi minerali di roccia calda. Al palato è elegantissimo, fresco, sapido, dalle bollicine carezzevoli e quel tocco di morbidezza gratificante. Buonissimo tanto con la locale sopressa veneta, come con i gamberoni marinati alla griglia.