Il Brunello Amore e Magia di Podere Le Ripi nasce dalle vigne che l'azienda ha sul lato Est della denominazione. Adagiati sul lembo orientale di Castelnuovo Dell’Abate, a circa 250 metri sul livello del mare, questi vigneti storici sono riscaldati da un tiepido sole mattutino. Castelnuovo è rinomato per i vini dal corpo ben strutturato che mettono in risalto alcuni dei terreni più antichi di Montalcino, caratterizzati da argilla oceanica di 5 milioni di anni, che frequentemente è mescolata con sodio, che rende l’argilla abbastanza salata. Il tufo e la sabbia silicea, compressi dalle pressioni geologiche, risultano molto compattati. Il terreno è molto ricco anche di calcare – proveniente da fossili marini e di sedimenti vulcanici dal vicino Monte Amiata, antico vulcano. Qui la densità dei vigneti varia da 5000 piante per ettaro a 11100 viti per ettaro, fino a 62000 viti per il vigneto Bonsai, prevalentemente piantato secondo antichi metodi di allevamento come l’alberello e il guyot. I vigneti sono costantemente sottoposti ad una brezza naturale proveniente dal fiume Orcia e sono abbastanza ben protetti dal Monte Amiata (1.738 mslm) che permette a Castelnuovo di essere una delle sottozone più asciutte di Montalcino. Le uve vendemmiate rigorosamente a mano (nel caso di annate calde con 2 settimane di anticipo) sono fermentate e macerate per 50 giorni in tini di legno aperti. Per l'80% della fermentazione si effettuano rimontaggi aperti, mentre la fase finale avviene a cappello sommerso (piemontesina). Il vino poi affronta 26 mesi di invecchiamento in botti di rovere e 16 mesi nelle vasche di cemento.

BRUNELLO AMORE E MAGIA PODERE LE RIPI: LA DEGUSTAZIONE

Il Brunello di Montalcino Amore e Magia di Podere Le Ripi è rubino intenso dai bagliori granato. Al naso profuma di arancia rossa e di viola, di composta di fragole e di macis, con fresche note balsamiche di erbe aromatiche. La bocca è ampia, dal tannino cesellato, bella salinità e frutto profondo; chiude lungo sui balsami e sulle spezie. Vino di grande profondità, da aprire con anticipo e poi accompagnare con la pecora arrosto.