Lo Sfursat di Rainoldi è l'interpretazione aziendale di questo vino storico la cui tecnica risale al Seicento. Le uve di Chiavennasca (Nebbiolo), dai vigneti a denominazione Valtellina e Valtellina Superiore tra i 400 e i 650 m s.l.m., vengono raccolte nella prima decade di ottobre. Accuratamente disposte in piccole cassette da 5-6 kg o su graticci, vengono lasciate appassire in particolari locali ventilati chiamati “fruttai” sino ai primi di dicembre. La vinificazione è condotta in acciaio, poi il vino affina in botti di rovere da 25 e 56 hl per 20 mesi. Dopo l'assemblaggio pre-imbottigliamento la massa riposa in vasche di acciaio per 2 mesi, cui segue almeno un anno di ulteriore affinamento in bottiglia in cantine buie e fresche, prima della commercializzazione.

SFURSAT RAINOLDI: LA DEGUSTAZIONE

Lo Sfursat di Valtellina di Aldo Rainoldi è rubino intenso e vivace. Al naso è carico di frutto in confettura, lampone e ciliegia, spezie, pepe nero, ginepro e chiodi di garofano, fiori appassiti e balsami resinosi. Al palato è potente ed equilibrato, dalla trama tannica elegante, bella sapidità e freschezza. Vino ideale per la cacciagione di pelo, perfetto con il cervo in umido.