Il Negroamaro Maru di Castello Monaci è stato uno dei primi prodotti dell'azienda; è un monovitigno basato su uno dei più importanti autoctoni del territorio. È aperta una diatriba sul significato del nome del vitigno: qualcuno ritiene che sia la ripetizione della parola nero in due lingue: “niger” in latino e “mavros” in greco; altri affermano che amaro indichi quella sensazione erbacea e spesso un po’ ruvida del retrogusto del vino: Maru nel dialetto salentino significa infatti “severo”, “scuro” per una certa austerità che il vitigno tende ad esprimere. La cantina, i cui sotteranei adibiti a barriccaia sono scavati nel tufo locale, è dotata di moderni strumenti di vinificazione, tra i quali un sistema refrigerato di pigiatura con serbatoi in acciaio di piccola capacità, termocondizionati a doppia cella, per poter vinificare separatamente limitate quantità di uve, mettendo in risalto le peculiarità di ognuna. Maru affina per una quota in barriques circa 6 mesi, per la rimanente in acciaio.

NEGROAMARO MARU CASTELLO MONACI: LA DEGUSTAZIONE

Il Negroamaro Maru di Castello Monaci è di colore rubino scuro quasi impenetrabile; al naso è generoso nelle note di frutta rossa in confettura, macchia mediterranea, speziatura dolce e note balsamiche di eucalipto; al sorso è di struttura, intenso e dalla chiusura appena severa. Buono con lo stracotto di cavallo alla pugliese.