Il Picolit di Torre Rosazza è prodotto dal 1986 e rappresenta il forte legame dell'azienda al territorio. I vigneti di Picolit sono posizionati all’interno della tenuta, in zone con maggiore esposizione a sud e a ovest (è coltivato a Picolit uno dei primi vigneti impiantato nel 1978). Siamo su terrazzamenti a 120-180 metri di altitudine sulle colline di Manzano. Qui la “Ponca” è l’elemento tipico del suolo: una formazione sedimentaria costituita integralmente da marna argillosa alternata a strati di arenaria; la "ponca" presenta bassa fertilità e buona capacità di trattenere l'acqua. La ventilazione è buona grazie alla bora e ai venti provenienti dal Mar Adriatico; l'importante escursione termica fra il giorno e la notte rende le uve più aromatiche e zuccherine. Le uve vengono vendemmiate tardivamente a mano nella seconda o terza decade di settembre e poi poste in fruttaio. L'appassimento dura circa 60 giorni, le uve perdono circa il 40% del loro peso. Quindi i grappoli vengono pigiati interi e il mosto così ottenuto effettua una decantazione statica. Fermenta parte in serbatoi d’acciaio inox, parte in barrique di rovere, poi il vino affina, sempre in rovere francese, per almeno due anni.

PICOLIT TORRE ROSAZZA: LA DEGUSTAZIONE

Il Picolit di Torre Rosazza è oro brillante. Al naso si apre su essenze di frutta candita, nocciole, caramello, cera d'api e resine balsamiche; in bocca è perfettemente in equilibrio: la dolcezza fiorita è accompagnata da grandissima freschezza e da gustosi cenni sapidi. Ovviamente da valorizzare insieme a un erborinato, magari un blu di capra morbido regionale.