La Malvasia delle Lipari passito di Hauner porta in etichetta l'architettura eoliana, come altri vini (e i capperi) si vestono dei colori e delle forme di Salina, così come li amava rappresentare Carlo Hauner. Carlo si trasferisce nelle Eolie a inizio anni '70, innamorato del luogo e stregato dalla Malvasia. Riesce a recuperare 20ha abbandonati e introduce alcune innovazioni: fa appassire l’uva sulla vite e sperimenta tecniche di raffreddamento durante la fermentazione. Questo, insieme al fascino intrinseco dell'artista, fece sì che si accendessero i riflettori sulla Malvasia di Salina, così come sulla sua altra produzione tradizionale, i capperi, e in genere sull'isola stessa. Le uve destinate alla versione passito sono raccolte con vendemmia tardiva, poi ulteriormente appassite sui tradizionali "cannizzi" per 15-20 giorni. Precede la fermentazione un contatto pellicolare, poi il vino matura sempre in acciaio; tutto a temperatura controllata. La Malvasia attende poi ancora 6 mesi in bottiglia.

MALVASIA DELLE LIPARI PASSITO HAUNER: LA DEGUSTAZIONE

La Malvasia delle Lipari passito di Hauner ha un bellissimo colore ambrato con vivaci colpi di sole. Il naso è territorio, imponente e garbato, con sentori di di fichi secchi, datteri, albicocca matura, miele, spezie dolci, erbe aromatiche e salmastro. La bocca è vellutata, dolce, ma non stucchevole, sostenuta da grande sapidità e dal finale balsamico. Ottimo con dolci a base di pasta di mandorle, ma anche con pecorino e miele.