Il Barolo Monvigliero di Burlotto è il vino più felice dell'azienda. La magia di Monvigliero è la somma di tecnica e caratteristiche del vigneto: l'altitudine relativamente elevata, le viti di oltre 45 anni e il terreno ricco di calcare. Fabio Alessandria, come il suo avo, si approccia a Monvigliero con grande competenza tecnica e una certa dose di eccentricità. Le uve sono pigiate delicatamente coi piedi, la macerazione si protrae per un tempo lunghissimo, 60 giorni, cui segue un ulteriore lungo periodo di affinamento in botte. La pigiatura così fatta evita il problema dell'estrazione meccanica, ovvero la rottura dei semi e dei tannini, che provoca amarezza, e spiega anche come il frutto di Monvigliero possa resistere a sessanta giorni di contatto con la buccia.

BAROLO MONVIGLIERO BURLOTTO: LA DEGUSTAZIONE

Il Barolo Monvigliero di Burlotto si annuncia nel bicchiere di un classico antico colore granato. Al naso è ipnotico e sorprendentemente intenso, con aromi di olive nere schiacciate, cedro, tartufo. Il sorso è di grande struttura e allo stesso tempo elegantissimo, quasi etereo. Da degustare in religiosa solitudine, poi accompagnare con un risotto coniglio e polvere di olive.